Prima di raccontarvi come è andata la partita mi piacerebbe spiegarvi il motivo di questo titolo(la doppia vittoria) penso che gia ci siete arrivati,una è la piu semplice,la vittoria in campo mentre l’altra come immaginerete è quella affrontata sugli spalti dove direi che i nostri genitori hanno dimostrato di essere molto più “signori” di quelli degli ospiti. Dopo questa breve introduzione inizierei subito: quella mattina era un giorno dove avremmo potuto dimostrare dove vogliamo arrivare senza troppi intralci. La tensione tra noi ragazzi era molto elevata, lo si capiva dalle nostre facce e dai nostri comportamenti. Non c’era piu chi rideva e scherzava, chi parlava del sabato sera,chi discuteva sulle partite del sabato,chi decideva il programma per il pomeriggio, eravamo tutti ansiosi di quel fischio iniziale che avrebbe cambiato il nostro stato d’animo. Io non so cosa provassero i miei compagni ma vi posso assicurare che io provavo tanta paura che però dovevo nascondere per non fare brutte figure e per non demoralizzare i miei compagni a cui tengo tantissimo. Finalmente arrivano le maglie tanto aspettate da tutti, questa volta erano una novità: verdi con calzoncini bianchi. A fine riscaldamento si viene chiamati per entrare in campo ed è stato li dove l’adrenalina ha annebbiato la paura in tutti noi. Ormai bisognava entrare in campo con poche scuse e dimostrare di essere noi la capolista. La formazione era cambiata anche dopo i tanti successi con con quel modulo. In campo i titolari erano sempre quelli tranne uno, consonni che copriva la posizione di ponzoni. Forse mister ferrara sperava in un terzino più d’attacco come mattia che uno da difesa come Alessandro. Il fischio iniziale mette in evidenza l’incertezza dei giocatori in maglia verde bianca. Il real bulciago era in evidente superiorità, riusciva sia ad attaccare e a difendere bene,cosa che il robbiate non riusciva a fare. Il problema non era nei piedi dei giocatori, ma nella testa. Erano spenti dispersi in mezzo al campo, come al solito ci voleva quel pizzico di grinta in più. Il mister ci prova inserendo in campo ponzoni al posto di consonni tornando al modulo dei vecchi tempi. Dopo il tentativo di mister Ferrara era il turno di Cavarretta e la brocca che provano a spronare la squadra incitandola a rincominciare da zero senza pensare agli errori, e dobbiamo dire che ci riescono abbastanza. Da qui c’e il risveglio di colombo che insacca un ottimo pallone di testa portando la gioia e il vantaggio in casa del robbiate. Ormai l’obbiettivo era solo andare a riposo in vantaggio dove poi poter ricominciare da zero. Con un po’ di fatica i ragazzi ci riescono e vanno a bere un thè caldo col parziale sul 1-0. Dopo una romanzina del mister negli spogliatoi si ritorna in campo nettamente più decisi, almeno credo. Lo sapevo che mi sbagliavo dicendo piu decisi. I ragazzi effettivamente erano come rinati, ma tutti tranne uno: indovinate di chi parlo??? Si è proprio lui cava. Almeno lui c’era gli unici che non volevano collaborare erano i suoi piedi che sappiamo bene che sono molto “precisi e coordinati”. Infatti arriva il pareggio proprio a causa sua è bastato un rinvio sbagliato che ha causato un retropassaggio costretto da parte di lupia dove il portierone talbo che aveva disputato un ottima partita con alcune parate nel primo tempo straordinarie questa volta non ci puo fare niente. Ri passa la palla indietro sbagliando passaggio che innesca il numero 10 che segna un gol a porta libera. È tutto da rifare. Quel vantaggio cosi caro è stato spento da un errore demenziale,e adesso bisogna ritornare a lottare per il vantaggio. Ferrara ci prova con l’inserimento di corti e ghezzi uomini che possono cambiare il risultato grazie alle loro doti. Sappiamo bene che corti è un falco dell’area di rigore mentre ghezzi ha il piedino fatato sulle punizioni. Oltre a queste doti con l’inserimento di ghezzi scuglia può andare a coprire la posizione di centrocampista. 1-1 che si porta avanti per il resto della partita fino ai minuti finali dove il robbiate conquista un calcio d’angolo davvero prezioso. Salgono per la prima volta tutte le torri… il cross innescato da la brocca è teso e ben indirizzato tanto che passa in mezzo all’area di rigore fino ad arrivare a cava che lo arpiona in volo facendolo sbattere in mano al numero 15 avversario. Arriva il fischio è rigore. Un rigore troppo importante,può decidere la partita e tra tutti i tiratori in quella squadra quello scelto dai compagni e dal mister è proprio lui il leader scuglia. Posiziona il pallone sul dischetto guarda negli’occhi il portiere e lo spiazza insaccando il pallone nell’angolino sinistro basso. Da li il triplice fischio,da dove partono i festeggiamenti sotto la curva. La partita si conclude tra i cori di festeggiamento e con la consegna della fascia di capitano da cava a fede il miglior uomo sempre in campo. Adesso c’e da affrontare tutto il girone di ritorno con la grinta e la superiorità dimostrata fino ad ora bravi ragazzi continuate cosi!!!!
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